MAL DI MONTAGNA – SINTOMI E RIMEDI

27 Dic 2017
Sapete cos’è il mal di montagna? Ecco una guida per chi sale ad alta quota!

Durante le vacanze natalizie gli amanti della montagna hanno maggiori possibilità di trascorrere qualche giorno ad alta quota. Se i più esperti sono a conoscenza dei pericoli per la salute, o perlomeno dei contrattempi, che si possono incontrare andando oltre una certa altitudine, certe persone potrebbero non aver mai sentito parlare del mal di montagna. Ecco allora qualche informazione utile per quanti si apprestano a salire in quota, per godersi appieno la bellezza delle montagne senza andare incontro a spiacevoli contrattempi.

Mal di montagna – cos’è?

Cominciamo con la definizione di mal di montagna: detto anche AMS (dall’inglese Acute Mountain Sickness), il mal di montagna è una condizione patologica che può verificarsi quando si sale ad alta quota, come risultato dell’incapacità dell’organismo di adattarsi ad una certa altitudine. Il problema è dato dalla bassa pressione atmosferica che si ha ad alta quota, che si traduce in una ridotta presenza di ossigeno nel sangue.

Ogni individuo può reagire in modo diverso al passaggio da bassa ad alta quota: alcune persone accusano i sintomi già a 1500 metri, ma in generale il mal di montagna colpisce quando si superano i 2500 metri, soprattutto quando si passa repentinamente da bassa ad alta quota.

Sintomi del mal di montagna

Ma quali sono i sintomi del mal di montagna? Come si manifesta questa condizione patologica? Uno dei sintomi più frequenti è la cefalea, accompagnata da perdita di appetito e nausea, affaticamento, vertigini e insonnia.

Il mal di montagna non deve essere preso sotto gamba: nei casi più gravi, se non viene curato tempestivamente, può essere molto pericoloso e addirittura letale. Ad alta quota, infatti, sussiste il pericolo di HAPE (edema polmonare ad alta quota) e di HACE (edema cerebrale ad alta quota): HAPE e HACE si manifestano rispettivamente nel 2% e nell’1% delle persone che si adattano ad altitudini al di sopra dei 2700 metri.

In caso di HAPE i sintomi sono difficoltà respiratoria e tachicardia, tosse inizialmente secca, respiro rumoroso e oppressione toracica. In questo caso la cura prevede somministrazione di ossigeno e di farmaci specifici, e i sintomi possono essere alleviati discendendo ad altitudini inferiori.

L’HACE si manifesta invece con forte cefalea, che non viene alleviata nemmeno tramite l’ausilio di farmaci, indebolimento della vista, disfunzioni intestinali, perdita di coordinazione. In questo caso la discesa ad altitudini inferiori è vitale.

Rimedi e cure per il mal di montagna

Nei casi meno gravi di mal di montagna, la cura è data da riposo, idratazione e, se necessario, dall’ausilio di farmaci contro il dolore. Anche una dieta ricca di carboidrati può contribuire ad alleviare i sintomi. I carboidrati, infatti, possono apportare più energia ed ossigeno di quanto possano fare i lipidi.

Consigli: come prevenire il mal di montagna

Come sappiamo tutti, in molti casi la prevenzione è la cura migliore. Il mal di montagna acuto può essere evitato con una salita graduale di 400 metri al giorno o con un processo di acclimamento all’altitudine. Gli scalatori, per esempio, solitamente rimangono qualche giorno al campo base prima di salire fino ad un campo più alto, dove rimangono una notte per poi fare ritorno al campo base, e seguono tale “rituale” mano a mano che salgono di altitudine.

State sempre attenti ai segnali che vi manda il vostro organismo, cercate di fare tutto in modo graduale, senza strafare, e godetevi le vostre vacanze ad alta quota!