QUAL È LO SPORT MIGLIORE PER I BAMBINI? GUIDA ALLA SCELTA GIUSTA

30 Ago 2017
Praticare sport è importante per bambini e ragazzi, scegliere quello giusto ancora di più!

L’inizio dell’anno scolastico si avvicina e, insieme alle lezioni, ricominciamo anche le attività sportive! L’offerta, quando si parla di discipline sportive, è molto ampia e per un genitore può essere difficile capire quale sia lo sport migliore per il proprio pargolo. Vediamo quindi insieme perché lo sport è così importante per i bambini e come fare a scegliere quello giusto per i propri figli!

L’importanza dello sport per i bambini 

Praticare uno sport già da piccoli è importante per diversi motivi. Innanzitutto, fare sport con una certa costanza aiuta a combattere la sedentarietà e i pericoli annessi (come l’obesità) e porta altri numerosi vantaggi a livello fisico (aumento della muscolatura e della massa magra, una migliore ossigenazione e così via). Non meno importanti sono i benefici a livello psicologico: fare sport sicuramente aiuta la socializzazione e, quando lo si pratica in età adolescenziale, è dimostrato che si possono ottenere dei vantaggi anche per quanto riguarda la qualità del sonno, la riduzione dell’aggressività, la capacità di affrontare lo stress e il miglioramento delle prestazioni scolastiche.

sport per bambini timidi

Scelta dello sport: come fare?

Appurato che praticare sport fa bene a bambini e ragazzi, resta da capire quale sia la disciplina migliore. La parola d’ordine, in questo senso, è personalizzazione: lo sport non deve essere imposto, altrimenti si rischia un abbandono precoce dell’attività sportiva (molti sono i bambini che a metà anno scolastico abbandonano lo sport che i genitori avevano deciso per loro ad inizio anno), e soprattutto deve essere scelto in base alle caratteristiche fisiche del bambino, alle sue inclinazioni e, naturalmente, alla sua età. Per questo motivo può essere molto utile, nei primi anni di scuola, far provare al bambino più di un’attività, per vedere qual è quella che lo convince davvero. 

Oltre a questo, bisogna tener presente che alcuni sport cosiddetti “asimmetrici” (che agiscono cioè soprattutto su una parte del corpo, e non sulla sua totalità), possono portare a degli squilibri in soggetti in fase di crescita, e sarebbe quindi opportuno integrarli con sport per così dire “compensativi”. Ma passiamo in rassegna alcuni degli sport più comuni e più indicati per i nostri figli!

1 – NUOTO: è il re degli sport per bambini e ragazzi, essendo una disciplina completa (in grado cioè di allenare in maniera uguale sia gli arti superiori sia quelli inferiori). Il nuoto è un’attività che può essere praticata fin dai primissimi mesi di vita e per tutta l’infanzia, l’adolescenza e oltre. 

2 – SPORT DI SQUADRA: calcio e pallavolo sono due degli sport di squadra più diffusi e preferiti da bambini e ragazzi, che spesso li trovano divertenti e simili ad un vero e proprio gioco. Si comincia a 7-8 anni, anche se all’inizio si parla più che altro di mini-volley, mini-calcio e così via, dato che solo più tardi i bambini cominciano a sviluppare coordinazione neuro-muscolare, forza e resistenza necessarie. 

Il calcio, in particolare, non è uno sport simmetrico, in quanto va a sviluppare soprattutto la parte inferiore del corpo; per questo motivo sarebbe buona norma integrarlo con della ginnastica o del nuoto. 

Gli sport di squadra possono aiutare la socializzazione, ma se vostro figlio è timido o fa comunque fatica a rapportarsi con altri bambini non è detto che la soluzione sia spingerlo a forza verso uno sport di questo tipo. La regola è sempre la stessa: assecondare i bambini, aiutandoli a capire qual è lo sport più adatto a loro. 

3 – TENNIS E SCHERMA: si tratta di due discipline in grado di sviluppare la capacità di concentrazione e coordinazione, ma sono degli sport asimmetrici che fanno lavorare soprattutto la parte superiore del corpo, e andrebbero quindi accompagnati o preceduti da nuoto o ginnastica. Anche in questi casi si può iniziare verso i 7-8 anni. 

4 – ATLETICA: una disciplina completa, che fornisce una preparazione di base. Si può iniziare anche verso i 6-8 anni, anche se all’inizio viene intesa più che altro come forma di gioco, dato che a quell’età i bambini non sono ancora in grado di sostenere allenamenti di una certa intensità.

5- ARTI MARZIALI: karate e judo (per prendere ad esempio le arti marziali più diffuse) portano vantaggi anche a livello comportamentale, in quanto possono aiutare i bambini più timidi ad avere fiducia nelle proprie capacità e quelli più vivaci a limitare l’aggressività. Si tratta di discipline che richiedono però una certa forza, che un bambino solitamente non sviluppa prima degli 8-9 anni.  

scelta dello sport per i figli

Adesso avete qualche spunto in più; l’importante, però, è che il genitore dia sì consigli e indicazioni, ma che sia il bambino a scegliere qual è lo sport migliore per lui!