TOPINAMBUR: COME SI CUCINA E CHE PROPRIETÀ HA

28 Feb 2019
Mai assaggiato il topinambur? Ecco perché dovreste farlo!

Ha un nome strano e una forma ancora più bizzarra, ma le apparenze non devono ingannarci: il topinambur è un ottimo prodotto da diversi punti di vista, e può essere cucinato in molti modi. Prima di vedere come prepararlo, però, andiamo alla scoperta delle caratteristiche di questo particolare tubero e dei benefici che è in grado di apportare!

Topinambur: origine e diffusione

Cominciamo dall’ABC, ossia dalla provenienza del topinambur: originario dell’America, il topinambur (il cui nome scientifico è Helianthus tuberosus) prende il nome da una tribù del Brasile. Nonostante la denominazione, che a noi può suonare “esotica”, il topinambur è diffuso anche dalle nostre parti ed è facilmente reperibile. Arrivato in Europa nel XVII secolo, in Italia è presente praticamente in tutte le regioni, ad eccezione della Sardegna, e può essere coltivato anche nell’orto di casa. Ah, una curiosità: se il nome topinambur vi suona troppo strano, potete sempre chiamarlo con un altro degli appellativi (piuttosto poetici) con cui è conosciuto, ossia “Carciofo di Gerusalemme” o “Girasole del Canada”. Se sentite parlare di “rapa tedesca”, stiamo parlando sempre di lui!

insalata di topinambur

Topinambur: valori nutrizionali e proprietà

Appurato che si tratta di un prodotto abbastanza facile da reperire (la raccolta avviene nei mesi invernali, solitamente da novembre a gennaio), vediamo adesso perché dovremmo introdurre questo strano tubero nella nostra dieta. Cominciamo dal sapore: è vero, descrivere i sapori non è per niente facile, ma per darvi un’idea possiamo dire che il sapore del topinambur si colloca a metà strada fra quello dei funghi e quello dei carciofi (anche se nell’aspetto ricorda più la patata). Se vi piacciono questi prodotti, quindi, fatevi sotto con il topinambur!

Oltre che per il gusto piacevole, il topinambur si contraddistingue per determinate proprietà nutrizionali. Innanzitutto, essendo un ortaggio poco calorico (su 100 grammi di prodotto ci sono all’incirca 73 calorie), è indicato per chi segue una dieta o comunque sta attento alla linea. Il topinambur si contraddistingue anche per un basso indice glicemico (pari a 50) che lo rende un valido alleato nell’alimentazione dei diabetici.

I valori nutrizionali del tubero variano a seconda che venga consumato crudo o cotto (eh sì, come vedremo fra poco, il topinambur è declinabile in vari modi). Mangiandolo crudo, vi assicurerete in particolare un buon apporto di potassio, oltre che di vitamine sali minerali. Nella cottura queste proprietà vanno perse, ma anche da cotto il topinambur risulta benefico, in particolare per quanto riguarda l’apporto di fibre al nostro organismo.

Preparazione topinambur: come pulirli e cucinarli

Adesso che sappiamo la teoria, passiamo alla pratica! Cosa possiamo preparare con questo tubero?

Come anticipato, il topinambur può essere mangiato sia crudo, sia cotto. Innanzitutto, però, bisogna pulirlo: se siete sicuri della provenienza, potete addirittura limitarvi a spazzolarlo e sciacquarlo con dell’acqua, senza nemmeno sbucciarlo. Altrimenti, via di pelaverdure! Una volta pulito, potete semplicemente tagliarlo a fettine sottili e mangiarlo a crudo, condito per esempio con olio, limone e spezie: una bella insalata fresca e sana!

Se volete provare qualche ricetta un po’ più elaborata e avete tempo per mettervi ai fornelli, potete provare a cucinare i topinambur in mille modi diversi. Tagliati a fettine e posizionati in una teglia con dell’olio e delle erbe aromatiche possono essere cucinati al forno più o meno come le patate ed essere quindi usati come un ottimo contorno. Se preferite, potete tagliarli a cubetti e passarli in padella: anche in questo caso, il contorno per i vostri piatti di carne o pesce è servito! Un consiglio: dopo averlo tagliato, immergete il topinambur in una ciotola con acqua e limone per evitare che annerisca.

topinambur al forno

Insalate, contorni…ma non dimentichiamoci dei primi! Personalmente, adoro la vellutata di topinambur: per renderla cremosa senza dover aggiungere panna o formaggio, aggiungete anche delle patate. Il procedimento è quello di ogni vellutata: soffritto di scalogno, ortaggi tagliati a cubetti e fatti cuocere con del brodo vegetale. Una volta cotto, trasformate il composto in una crema densa e liscia con il mixer a immersione. In autunno e inverno, questo primo è davvero spettacolare!

ricette con topinambur

Non è finita qui: da amante del riso potevo non provare a usare il topinambur come ingrediente base per un buonissimo risotto? Se vi piacciono i gusti delicati, usate solo il tubero; se, invece, volete conferire al piatto una nota un po’ più decisa, aggiungete anche dello speck: col topinambur ci sta davvero benissimo!

Queste sono solo alcune delle modalità di preparazione del topinambur, un prodotto che vi permette di sbizzarrirvi in cucina! E voi, come lo cucinereste?