LA PAROLA MAGICA È: RICICLO CREATIVO

27 Apr 2016
Marco ci spiega come ridare nuova vita ad un mobile abbandonato in fondo al garage

Scena tipo: avete appena deciso che per dare una “svolta” alla vostra casa, dovete per forza rinnovare l’arredamento, sarà la primavera, sarà che avete voglia di cambiare, non fa differenza.

Vi dirigete verso il vostro garage/soffitta/solaio, ovvero dove tenete le cose che “questo non lo butto perché non si sa mai”, e lì vi accorgete non solo che non avete più spazio, ma i mobili già presenti occupano il vostro campo visivo in maniera accusatoria. A questo punto avete due opzioni: o lasciate perdere, o fate come me e vi buttate sul riciclo creativo e il fai-da-te.

Una volta che avete i mobili davanti non ci sono tante ricette o formule magiche: bisogna mettere in campo la propria creatività e lasciarsi guidare dall’istinto! …naturalmente prima controllate che siano in grado di reggersi in piedi da soli ed eventualmente fatevi consigliare dal vostro ferramenta o falegname per migliorarne la stabilità.

Vi dico cos’ho tirato fuori io dal cilindro. Ho avuto la “fortuna” di ereditare una vecchia cassettiera da mia nonna (non pensate a niente di antico e raffinato, tutta roba puro stile anni ’60) che dopo qualche anno di onorato servizio è stata pensionata per fare spazio alla modernità. Ad un tratto, ho avuto l’illuminazione: le avrei dato nuova vita usandola per raccogliere tutti i ricordi di viaggio come souvenir, guide, foto.

Cosa ho fatto? Innanzitutto prima ho rimosso tutta la vernice e lo smalto di cui era ricoperta con una passata di decapante (Google e la ferramenta vi aiuteranno) e poi un tocco di acquaragia, per riportarla al grezzo; non dimenticate di usare guanti e mascherina e aprire le finestre mentre fate questa operazione. Una volta completato il procedimento ho scartavetrato i bozzi rimasti e ho reso tutta la superficie ruvida: in questo modo l’aggrappante bianco con cui ho dipinto dopo il mobile ha aderito perfettamente e in maniera omogenea. Preparata la “base”, ho recuperato un sacco di vecchie cartine geografiche usate (di quelle che hanno ancora la Jugoslavia unita e la Germania divisa) e ne ho tagliato vari pezzi che poi ho usato per ricoprire interamente la superfice usando colla vinilica e acqua, tipo cartapesta. Dopo un paio di giorni, asciugato il tutto, ho dato una passata di vernice trasparente protettiva e lucidato le maniglie: a questo punto la sua forma e il suo stile non contano più granché, la trasformazione è completa.

Se preferite essere alla moda, invece della “cartapesta” potete sempre dipingere il vostro mobile recuperato interamente di bianco (o giallino o azzurrino) così da dare alla casa uno stile shabby chic che tanto va di questi tempi.

Non ci crederete ma il risultato è veramente d’effetto, perché il mobile ha un sacco di personalità e la soddisfazione di fare qualcosa con le proprie mani è impagabile: dovete almeno provarci!

E voi? Vi siete mai cimentati con il riciclo creativo? Raccontatemi le vostre (dis)avventure nei commenti!