ESTATE CALDA, CALDISSIMA ANZI… GELATO!

27 Lug 2016
Scopriamo come preparare in pochi passaggi un delizioso gelato alla frutta senza la gelatiera

Prendiamo una tipica sera d’estate in Pianura Padana. Di quelle che ti tolgono il respiro e, specie se siete appena rincasati dal lavoro, pure la voglia di vivere. Avete avuto una giornata pesante, la stanchezza si fa sentire così come la fame, ma la prospettiva di avvicinarvi ai fornelli vi fa ribrezzo.

E adesso pensate a me, che non ho l’aria condizionata ma mi piace invitare gente a casa: come faccio a “coccolare” i miei ospiti senza rimetterci fisicamente? Con una soluzione semplice e gustosa che conquisterà sicuramente i vostri ospiti: il gelato fatto in casa!

Provate a pensarci: il gelato è un alimento fresco che piace a tutti ed in grado di adattarsi ai gusti e alle esigenze più diverse, perché può essere preparato in una variante adatta ai vegani o agli intolleranti al lattosio, e vi permette di sbizzarrirvi con i gusti più curiosi che vi vengano in mente.

Ma cerchiamo di non volare troppo con la fantasia, prima c’è da capire come si prepara!

Se siete già dei mastri gelatai, probabilmente nella vostra cucina avrete anche una gelatiera (ovvero lo strumento magico che vi semplifica la vita con questo tipo di preparazione); se invece siete “ruspanti” come me, provate a seguire le mie indicazioni:

vi servono quantità pressoché uguali di panna da montare (meglio se già zuccherata) e latte;

dividete la panna e il latte in vari piccoli contenitori, senza mescolarli, e riponete tutto nel freezer;

attendete che i due ingredienti siano congelati, estraeteli dal congelatore e frullateli utilizzando un frullatore, poi uniteli in un recipiente che andrete a mettere nuovamente nel freezer;

complimenti, avete fatto il fiordilatte!

Se invece vi piacciono, come a me, i gusti alla frutta non vi resta che procurarvi una certa quantità del frutto che volete, eliminare eventuali piccioli, torsoli e bucce a seconda della tipologia, frullate tutto in modo da ottenere una specie di purea e poi unirli al latte e la panna nel momento in cui andate a creare il composto; a questo punto, poiché il vostro gelato sarà più ricco d’acqua rispetto al normale fiordilatte, a intervalli di un’ora dovrete tirare fuori il contenitore e dargli una frullata, rimettendolo poi a congelare, ripetete quest’operazione 3 o 4 volte e il risultato vi sorprenderà.

Avviso agli amici maniaci della linea: il gelato, per essere buono, deve per forza contenere una parte grassa che gli consenta di essere un composto omogeneo e cremoso, quindi sono banditi il latte parzialmente scremato e la panna con pochi grassi, altrimenti vi ritroverete tra le mani un (sicuramente ottimo, per carità) sorbetto.

Per quanto riguarda il gelato alla crema e similari: il procedimento è un po’ diverso e implica un passaggio di cottura perché si usano le uova, ma nel pieno della stagione estiva, ve lo sconsiglio! Magari ne riparliamo tra un paio di mesi, volentieri 😉

Buone vacanze!