IL TRIANGOLO DEL DRAGO: IL TRIANGOLO DELLE BERMUDA IN SALSA ASIATICA

1 Lug 2018
Il Triangolo delle Bermuda non è l’unico luogo dove avvengono fenomeni inspiegabili.

Il Triangolo del Drago è conosciuto con molti nomi, specialmente in oriente: c’è chi lo chiama Triangolo di Formosa (Formosa Triangle), chi Triangolo delle Bermuda del Pacifico (Pacific Bermuda Triangle) o più semplicemente Mare del Diavolo (Devil’s Sea). Qualsiasi sia il modo in cui lo chiamate, il Triangolo del Diavolo è uno dei 12 cosiddetti Vortici Vili o Triangoli della Morte individuati nel mondo dallo scrittore scozzese Ivan Terence Sanderson che corrisponderebbero ad altrettante “aberrazioni elettromagnetiche” responsabili di fenomeni inspiegabili di sparizioni di navi ed aerei. 

Non esistono dei confini definiti di quest’aera misteriosa, ma alcuni documenti la individuano in corrispondenza della regione dell’isola di Miyake, circa 100km a sud di Tokyo, mentre altri ne riportano l’ubicazione addirittura nei pressi dell’isola di Iwo Jima, a più di 1200km dalla costa giapponese.

I fatti. Nella prima metà degli anni ’50 la marina militare giapponese avrebbe perso cinque navi in questo misterioso tratto di mare, con la scomparsa di oltre 700 uomini: a quel punto, dopo l’ulteriore scomparsa di un’unità scientifica con un equipaggio di 100 persone inviata nella zona ad investigare, il governo giapponese si sarebbe deciso a dichiarare ufficialmente pericolosa la zona. 

In anni più recenti però si è cominciato ad investigare seriamente su quanto accaduto nel famigerato Triangolo del Drago, specialmente per quanto riguarda le scomparse delle unità navali, e quella che emerge è una realtà ben diversa dalla leggenda: le cinque unità navali scomparse innanzitutto, sarebbero state in realtà delle semplici barche da pesca, che in quegli anni affondavano a centinaia nei mari attorno al Giappone; l’unità scientifica poi, denominata Kaiyo Maru No 5, avrebbe avuto non più di 31 membri di equipaggio e sarebbe stata distrutta da un’esplosione sottomarina, come hanno testimoniato parti del relitto ritrovate successivamente. Le cause? Una potrebbe essere la significativa attività vulcanica sottomarina presente in tutta la regione; altrimenti alcuni scienziati parlano dei giganteschi depositi di Clatrato Idrato presenti sul fondo dell’oceano: questo gas, particolarmente instabile, ha la capacità di esplodere a causa di rialzi di temperatura repentini.

Come molti altri “misteri” che popolano il nostro pianeta anche quello del Triangolo del Drago sembra essere solamente una leggenda, in fin dei conti.