Anche se molti di noi non si sono ancora ripresi dalla mancata qualificazione dell’Italia ai Mondiali di Russia, la Coppa del Mondo 2018 è ormai entrata nel vivo: la fase a gironi è quasi terminata e fra pochi giorni si comincerà a fare davvero sul serio con gli ottavi di finale.
È vero, non possiamo tifare la nostra Nazionale quest’anno, ma è innegabile che un evento come questo è comunque in grado di destare un certo interesse. Per quanto mi riguarda, in queste settimane di full immersion calcistica, fra una partita e l’altra, ho avuto modo di leggere molte notizie e informazioni interessanti sui Mondiali (quelli di Russia e anche delle passate edizioni), scoprendo dei dettagli davvero interessanti e, talvolta, curiosi. Ecco un sunto di quello che ho scoperto!
Partiamo proprio dal tasto dolente, ossia l’esclusione degli Azzurri dai Mondiali. C’è chi proprio non si voleva rassegnare a non vedere l’Italia fra le squadre partecipanti alla Coppa del Mondo 2018, e ha sperato fino all’ultimo in un ripescaggio. Ma c’era davvero la possibilità che questo accadesse? In realtà, sì, anche se questo avrebbe significato rientrare in corsa a discapito di un’altra squadra regolarmente qualificata. L’articolo 7 del regolamento della FIFA, infatti, prevede che, se una squadra dovesse ritirarsi o dovesse essere eliminata per una qualche irregolarità, un’altra squadra dovrebbe prenderne il posto. Ma quale sarebbe la squadra fortunata, fra le tante non qualificate? Il ripescaggio sarebbe a discrezione della FIFA stessa, quindi non si tratterebbe di una decisione direttamente legata ai punteggi o ai risultati dei gironi eliminatori.
A questo punto mi sono chiesto se sia mai successo, nella storia dei Mondiali, un fatto del genere. Non ho trovato traccia di ripescaggi in nessuna delle edizioni dei Mondiali (anche se è capitato varie volte che delle squadre rinunciassero a partecipare), ma nella storia degli Europei sì: forse ricorderete il caso della Danimarca, non qualificatasi agli Europei del 1992 ma ripescata al posto della Jugoslavia, che non poté partecipare a causa della grave situazione interna. La Danimarca non si limitò a partecipare, ma quell’edizione la vinse pure!
I Mondiali di calcio li abbiamo visti tutti, almeno una volta, ma sinceramente io non ho mai assistito ad una partita dei Mondiali di calcio delle nazioni non riconosciute, né sapevo dell’esistenza di tale manifestazione! Organizzati dalla ConIFA, la Confederazione delle associazioni calcistiche indipendenti, e quindi estranei alla FIFA, questi Mondiali vedono la partecipazione di squadre non riconosciute ufficialmente e rappresentanti delle minoranze etniche, stati non riconosciuti politicamente (come la Padania) o dalla FIFA (come il Principato di Monaco).
È il protagonista di ogni partita dei Mondiali, ma non tutti lo conoscono a fondo. Sto parlando, ovviamente, del pallone ufficiale, che ad ogni mondiale cambia foggia e caratteristiche. Il pallone ufficiale di Russia 2018 ha un nome (Telstar 18, dalla combinazione delle parole “television” e “star” ) è stato realizzato da Adidas ed è spaziale, nel vero senso della parola: prima di attraversare il campo da gioco, infatti, il Telstar che è stato usato nella partita di inaugurazione fra Russia e Arabia Saudita è stato portato in orbita. È successo il 24 marzo scorso, quando gli astronauti russi Anton Shkaplerov e Oleg Artemyev l’hanno accolto a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, e qui ha trascorso ben 168 giorni!
C’è un altro elemento, oltre al pallone, ad essere univocamente associato ad ogni edizione del Mondiale. Stiamo parlando, ovviamente, della mascotte! La mascotte del Mondiale di Russia è un lupo e si chiama Zabivaka (in russo significa “colui che segna”). In realtà è sbagliato dire che ad ogni mondiale è stata associata una mascotte: tale usanza, infatti, ha origine nel 1966, ossia durante i Mondiali d’Inghilterra. La prima mascotte si chiamava World Cup Willie ed aveva le fattezze di un leone, simbolo del Regno Unito.
La mascotte che tutti gli Italiani ricordano (o per lo meno quelli non proprio giovanissimi) è quella di Italia 90, il mitico “Ciao”. Lo sapevate che il nome della mascotte venne scelto tramite un sondaggio effettuato sulle schedine del Totocalcio?
Diamo ora un po’ di numeri: le squadre partecipanti a questo mondiale sono 32, ma l’edizione 2022 del Campionato del Mondo, che si svolgerà in Qatar, sarà l’ultima a 32 squadre. A partire dal 2026, infatti, le nazionali partecipanti saranno ben 48…e speriamo che fra queste, stavolta, ci sia anche l’Italia!